Risparmio: L’impatto del caro benzina sulle famiglie
Al giorno d’oggi bisogna fare i conti con tante spese in cui ci imbattiamo quotidianamente. Una di queste è legata al mezzo che ci permette di muoverci in tutta la città e non solo: l’automobile. Per ogni famiglia combattere il caro benzina, anche se difficile, non è impossibile: basta un po’ di attenzione e di pianificazione. Tra i metodi da applicare sicuramente quello più efficace è informarsi bene, tenere traccia del prezzo della benzina e programmare i rifornimenti.
Il caro benzina è uno dei maggiori problemi che affliggono le famiglie italiane. Il costo del petrolio continua ad oscillare mentre le accise non diminuiscono. Scegliere una stazione di servizio per fare un confronto reale dei prezzi diventa sempre più difficile, soprattutto se la macchina è in riserva e bisogna provvedere al rifornimento al più presto. La soluzione è quella di agire sempre in anticipo. Da cosa dipendono i prezzi della benzina e come fare a risparmiare?
I prezzi della benzina: cosa sono le accise?
Quando parliamo di caro benzina, lo colleghiamo sempre alle accise, ma cosa sono? Quando lo Stato deve affrontare una spesa più o meno urgente e non sa dove prendere i soldi, crea una tassa, ovvero un’accisa, sul prezzo della benzina. In Italia, si contano circa 17 accise.
Le accise possono essere aggiunte o eliminate per legge. Ad oggi non risultano leggi che eliminino le accise inserite in passato. Anche se il benzinaio fa un’offerta sui prezzi al pubblico, se si cerca di fare un confronto sui prezzi o si usi una carta carburante, le accise devono essere pagate. Non importa se il benzinaio fa un’offerta, se si usa una carta carburante, o se si cerca di fare un confronto sui prezzi. Si pagano le le accise sempre e comunque.
Gli altri fattori che incidono sul prezzo
Le accise sono la spesa più fastidiosa a cui si va incontro, ma non sono l’unico fattore a cui attribuire l’aumento del costo del carburante. Un altro costo da sostenere è l’Iva, che al momento è al 22%. Il caro benzina non dipende solo dall’aumento del prezzo del petrolio, ma anche dalle tasse che vengono applicate. Le tasse a cui siamo soggetti, in genere (accisa più Iva) possono arrivare anche al 66% del prezzo della benzina, se parliamo di normale greggio.
Notiamo che la tassazione è leggermente più bassa per il diesel (61%), ancora più bassa, vicina al 50%, per il GPL. I più fortunati sono i possessori di auto a metano, che pagano solo il 23% di tasse. Un altro fattore da monitorare è il prezzo del petrolio. Esso dipende dalla fluttuazione del mercato finanziario, che determina giornalmente il prezzo del greggio, espresso in dollari così da essere riconosciuto in tutto il mondo.
I vantaggi della carta prepagata
Un modo per combattere il caro benzina, è quello di attivare una carta prepagata. Spesso le aziende la usano per gestire meglio le spese di trasporto. Per le aziende e per chi possiede la partita Iva, la fatturazione è quasi automatica e si possono scaricare durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Limitare l’uso dell’auto e associarsi ai gestori
Ogni famiglia può fronteggiare il caro benzina sfruttando i premi fedeltà messi a disposizione dai gestori convenzionati. Una volta associati al brand (Q8, Eni, ecc.) si presenta la carta al benzinaio che ha quel gestore, durante i rifornimenti, così da ottenere promozioni riservate e offerte speciali.
In una famiglia, è consigliato scegliere come usare al meglio l’auto per ridurre al minimo gli sprechi. Per passare un weekend fuori porta con la propria famiglia, si potrà scegliere in anticipo, sfruttando i siti Internet, dove conviene fare rifornimento e agire di conseguenza.
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