Prezzo del rame, ancora giù
Crolla ancora verso il basso il prezzo del rame sulla previsione di forti eccedenze, mai del tutto confermate. Il prezzo del rame sembra incapace di recuperare dalle ondate speculative perchè sopraggiungono sempre attese di rallentamento della domanda, con una marcata riduzione dei premi per l’acquisto di catodi.
Prezzo del rame, la situazione attuale
Per quanto attiene l’andamento del prezzo del rame, tutti i grafici sono ancora fortemente ribassisiti, con supporto piùttosto forte a 5400 $/tonnellata (a 3 mesi), Tuttavia, alcuni annalisti prevedono per il prezzo del rame lo sfondamento di questo supporto, con un probabile attacco alla soglia 5200 $/tonnellata.
Intanto questa settimana è iniziata con i peggiori auspici per il prezzo del rame, con un ribasso del 3% a seguito di un crollo del 5% nella notte allo Shanghai Futures Exchange. Al Lme il metallo è sceso fino a 5.339 $/tonnellata (tre mesi), il minimo da luglio 2009.
Anche il periodo che precede le feste per il nuovo anno cinese, quest’anno tra il 19 a il 25 febbraio, rende il prezzo del rame particolarmente volatile ed esposto a nuove discese, infatti, in vista della sosta di gran parte delle attività in Cina dovrebbero ridursi evidentemente gli acquisti del metallo, con conseguente caduta del prezzo del rame.
Caduta prezzo del rame, le cause
A pesare sulla caduta del prezzo del rame esistono diversi fattori. Innanzitutto, i timori di un eccesso di offerta causato dalla crisi economica mondiale. Ma forse a pesare ancor più sul prezzo del rame è l’incredibile riduzione dei costi di estrazione e raffinazione. Inoltre, come dice Il Sole 24 Ore:
Recentemente poi le giacenze Lme hanno ripreso a salire, in gennaio di ben 61mila tonnellate (a 236mila), alimentando le voci che le entrate sarebbero opera di grossi commercianti internazionali, allo scopo di creare un quadro più ribassista.
Previsioni sul prezzo del rame
Come sostengono molti analisti, ad incidere sul prezzo del rame nel 2015, sarà principalmente il fatto che importanti produttori, come Bhp Billiton e Rio Tinto, abbiano ridotto i programmi di estrazione, mentre è attesa in calo anche la produzione cinese di raffinato. L’eccedenza di rame potrebbe quindi ridursi quest’anno a un massimo di 100mila tonnellate, con impatto notevole sul prezzo del rame.
Proprio su queste basi Jp Morgan e Macquarie si aspettano una ripresa a 6.200 $ in media per il secondo trimestre, per il prezzo del rame. Goldman Sachs d’altra parte ha appena ridotto le previsioni per il 2015 a 5.542 $ di media.
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