Come chiedere la NASPI?
Dal primo maggio 2015 è possibile, per chi diviene disoccupato, chiedere la NASPI, la nuova assicurazione sociale per l’impiego. Ma come chiedere la NASPI?
Innanzitutto segnaliamo, per chi non conoscesse ancora la NASPI, questo link che ne spiega in dettaglio i requisiti, le modalità di calcolo ed il funzionamento. In questo post invece, concentreremo la nostra attenzione sul come chiedere la NASPI.
Un grande fattore di rinnovamente per questo ammortizzatore sociale, riguarda il bacino di coloro che potranno chiedere la NASPI: lavoratori a tempo determinato, indeterminato, con contratto di apprendistato.
Requisiti per chiedere la NASPI
Il punto principale di partenza per spiegare come chiedere la NASPI, in funzione dal 2015, è citare i requisiti per fare richiesta. Infatti, possono richiedere la NASPI coloro che:
- Hanno perso involontariamente il lavoro (non é quindi ammessa per le dimissioni volontarie senza giusta causa);
- Hanno almeno tredici settimane di contributi versati nei quattro anni precedenti e almeno 18 giorni di lavoro nell’ultimo anno;
- Possedevano un contratto di lavoro dipendente;
- Hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa.
Come anticipato, il bacino di utenza di coloro che possono chiedere la NASPI è senza dubbio più elevato rispetto a tutti gli ammortizzatori sociali precedenti.
Come chiedere la NASPI?
Citati i requisiti, non resta che spiegare come chiedere la NASPI. La domanda per ottenere la NASPI può essere presentata in vari modi:
- Online, tramite il sito web dell’INPS, ovviamente è necessario essere in possesso del PIN per accedere al servizio);
- Tramite il call center dell’INPS chiamando al numero 803164 gratuito da telefono fisso oppure il numero 06164164 da cellulare;;
- Ed ovviamente tramite patronati, CAF, commercialisti e altri intermediari abilitati.
Come chiedere la NASPI? Niente di più semplice. Questo è quanto necessario per ottenere il nuovo sussidio di disoccupazione.
Dal 2015 hanno, inoltre, diritto a all’indennità di disoccupazione (denominata Dis Coll) anche i lavoratori a progetto iscritti alla gestione separata. Per maggiori informazioni leggi cos’è la Dis Coll.
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