Come aprire un bed and breakfast: requisiti, costi, normative e guadagni
Tra le numerose attività a cui le persone si sono rivolte per combattere la crisi, ci sono alcune che riguardano la sfera dei lavori in proprio. Sembra un controsenso aprire un’attività in un momento in cui la gente non spende più, ma vi sono alcune realtà che bene o male continuano a dare risultati, chiaramente se svolte nel modo giusto e con la dovuta passione. Una tra queste è quella di aprire un bed and breakfast. Cosa ci vuole nel nostro Paese per essere idonei alla sua apertura? Sappiamo che molte tipologie di lavoro la cui idea è importata dall’estero, quando si prova a riproporle in Italia si va incontro ad una serie di normative che pongono molti sbarramenti.
Per quanto riguarda il bed and breakfast però, in Italia ve ne sono già molti, quindi apparentemente è un’attività che è possibile svolgere senza particolari problemi. Quali sono i requisiti che una persona deve possedere per poter svolgere questa attività? Quali costi deve sostenere per avviarla e quali sono le normative vigenti alle quali si deve attenere? Quali guadagni può portare a chi decide di avventurarsi in questo lavoro? In questo articolo cercheremo di dare una risposta concreta ed esaustiva ad ognuna di queste domande, sperando di darvi tutte le notizie utili alla vostra eventuale scelta di aprire un bed and breakfast. Vediamo nel dettaglio ogni elemento sopracitato.
Aprire un bed and breakfast: requisiti necessari
Per l’apertura di un bed and breakfast, le regolamentazioni non sono statali ma bensì regionali, e vi è una soglia di sbarramento per poter evitare di aprire una partita Iva. In pratica per entrare in questo regime di agevolazione fiscale, il numero massimo di camere consentite è da 3 a 6, con un numero di posti letto che deve rientrare tra un minimo di 6 e un massimo di 20.
Anche per le dimensioni delle camere ci sono delle precise regole da seguire, infatti per quanto riguarda le camere singole, il minimo consentito è 8 mq, mentre per la doppia 14. Ipotizzando di avere una struttura che offre 6 camere, quattro singole e due doppie, la dimensione minima complessiva delle camere deve essere di 60 mq, a cui poi si vanno ad aggiungere le parti comuni, le quali possono avere anche misure diverse.
Vi sono altre due cose da considerare per un’eventuale apertura di un bed and breakfast: il bagno e l’area ristoro. Per quanto riguarda il bagno, è facoltà scegliere se metterne uno per ogni camera, o optare per uno in comune (scelta tra le più adottate tra chi gestisce questa attività). Ad ogni modo, vi è una precisa regolamentazione regionale che prevede per ogni bagno un numero massimo di camere.
Per quanto riguarda la colazione, sebbene la legge non imponga una vera e propria area dedicata, è obbligo dell’esercente mettere a disposizione della clientela uno spazio condiviso, che sia in grado di ospitare la giusta quantità di alimenti e di persone in base alla struttura. (Se in un dato momento si hanno 60 ospiti, si deve essere in grado di gestire la situazione anche se tutti e 60 fanno colazione alla stessa ora).
In base a quanto analizzato fino a questo momento, per avere i requisiti necessari all’apertura di un bed and breakfast, ed essere certi di non vedersi bocciare la richiesta, la dimensione minima della struttura deve essere di almeno 120 mq.
Aprire un bed and breakfast: la normativa
Dopo aver preso visione della Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001, si possono iniziare a sbrigare le pratiche per l’apertura del proprio bed and breakfast.
Ecco tutti i passi da fare per poter cominciare:
- Presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che dà il vantaggio non da poco di poter avviare immediatamente l’attività.
- Allegare alla SCIA la documentazione prevista dalla normativa della propria regione (non sono uguali per tutte), che possono andare dalla planimetria della struttura, al contratto di proprietà e di affitto, e per finire la copertura assicurativa dedicata alla clientela.
- Avvio delle pratiche da parte delle locali A.P.T., o dagli Uffici Turistici, al fine di classificare la struttura, il monitoraggio e infine la comunicazione degli ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza.
Alcuni comuni si avvalgono della facoltà di applicare alla pratica un diritto di istruttoria per la gestione della SCIA, che può variare da un minimo di 30 a un massimo di 150 Euro.
Aprire un bed and breakfast: i costi
Per quanto riguarda i costi, dobbiamo premettere che non è possibile indicare la cifra esatta di partenza, perché chiaramente varia in base a troppi fattori differenti. Se si possiede già l’immobile, se va ristrutturato, se si è già pronti a partire, quante camere abbiamo intenzione di mettere a disposizione e cosi via.
Infatti, il costo può variare significativamente in base alla città e alla zona all’interno della città stessa. Per cui possono essere necessari 150.000 euro, come addirittura 900.000. Chiaramente a concorrere al costo complessivo ci sono la ristrutturazione, la creazione delle camere, delle parti comuni etc. Leggi anche:
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Aprire un bed and breakfast: i guadagni
Non vi è chiaramente una scienza esatta in termini di guadagno per i bed and breakfast. Quindi andremo a considerare quanto sarebbe il guadagno lordo gestendo questa attività, presupponendo una struttura dotata di 4 camere per un totale di 6 posti letto, considerando una media di spesa della stanza che si aggiri intorno agli 80 euro.
Inoltre, le cifre che stimeremo sono da considerare a struttura continuamente sold out o quasi, e in località molto richieste. Diciamo che indicati tutti questi punti, e tenuto conto di tutte le normative di cui abbiamo parlato in precedenza, l’incasso lordo annuo potrebbe aggirarsi tra i 30 e i 70 mila euro, che al netto delle varie spese potrebbe portare un guadagno tra i 20 e i 40 mila euro all’anno.
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