Aprire una Società di Servizi: Come Fare e cos’è? Consigli utili e opinioni
La crisi del mercato del lavoro ha portato sempre più soggetti ad ingegnarsi e a sfidare se stessi nella ricerca di nuove opportunità di business. La mancanza di posizioni da lavoratore dipendente ha spinto molti individui a creare da soli la propria attività, con risultati più o meno positivi. Molti oggi decidono di investire in una società di servizi professionali, ma per farlo è fondamentale conoscere il settore di riferimento, le potenzialità e i rischi dello stesso. L’analisi preventiva resta infatti un momento fondamentale in questa fase di scelta, e solo uno studio accurato può portare ad un business di successo. Capiamo a questo punto come valutare un settore e cosa fare per dare vita al proprio business di successo limitando i rischi dei quali farsi carico se si vuole aprire una società di servizi.
Come Aprire una società di servizi: la scelta del settore
Il settore dei servizi è estremamente variegato, per questo motivo può essere difficile individuare il ramo migliore in termini di gusti personali oltre che di profittabilità complessiva. Consapevoli del fatto che la diversificazione resta un elemento importante, occorre infatti rispettare le proprie inclinazioni personali e quelle del mercato per intraprendere una strada vincente. Le possibili scelte che si presenteranno a voi sono davvero numerose. Rientrano tra le società di servizi infatti quelle che vendono servizi turistici, ma anche quelle che gestiscono colf, badanti, giardinieri rappresentando il punto di incontro tra domanda e offerta. Potrebbe prospettarsi anche una interessante opportunità sul fronte della spedizione dei prodotti, della manutenzione, della gestione dei rifiuti e così via. L’importante, per rientrare in questa categoria, è che abbiate ben chiaro il fatto che può essere definita “società di servizi” qualsiasi realtà che non vende prodotti, ma servizi. Una volta identificato un settore che potrebbe interessarvi, dovrete procedere all’elaborazione di un vero e proprio business plan. Esso dovrà riportare, in modo più verosimile e dettagliato possibile, costi e possibili ricavi, considerando anche l’eventuale concorrenza che potrebbe influenzare il potenziale target di riferimento.
Come fare per aprire una società di servizi? costi e burocrazia
Se si vuole aprire una società di servizi, nonostante l’enorme disponibilità di informazioni reperibili online ed eventuali personali spiccate capacità analitiche, sarà comunque opportuno fare ricorso ad un commercialista per definire un progetto che dovrà poi essere presentato alla Camera di Commercio di riferimento. Questo ente analizzerà infatti il progetto con cura e solo superato questo step si potrà procedere alla vera e propria costituzione societaria, sempre grazie alla collaborazione preziosa e costante del commercialista che saprà fornirvi informazioni e dritte su ogni step da seguire. Tra i requisiti obbligatori troviamo l’iscrizione all’INPS e all’INAIL, l’assenza di condanne penali e in alcuni casi (a seconda del settore di riferimento) l’iscrizione all’Albo degli Artigiani. Come intuibile, tutte queste pratiche hanno un costo, che dovrà essere sommato a tutti i costi di avviamento, come quelli legati all’affitto del locale e all’acquisto del mobilio per il negozio. La fase iniziale è senza dubbio quella più costosa, per tale ragione dunque può essere necessario ricorrere ad un prestito. In questo caso, ricordate di analizzare con cura le varie proposte così da scegliere la soluzione migliore, non dimenticando che molto spesso le banche propongono soluzioni dedicate ai nuovi imprenditori o a coloro che non hanno al momento della richiesta una busta paga da presentare come garanzia.
Aprire una società di servizi in franchising: opinioni
Se quanto sopra esposto vi spaventa in termini di costi o di azioni richieste, una buona opportunità potrebbe essere rappresentata dall’apertura di una filiale di una azienda di servizi in franchising. Il meccanismo è semplice: vi affilierete ad un marchio che, a fronte del pagamento di una royalties, vi supporterà nel vostro avvio professionale, nella scelta della location, nell’organizzazione degli spazi, nella formazione specifica. I servizi inclusi variano in base al marchio selezionato, ma in generare potrete beneficiare di parte del know-how dell’azienda di riferimento. Il costo complessivo dell’investimento potrebbe in questo caso essere maggiore, ma l’assistenza e la possibilità di contare su un marchio già affermato potrebbero rappresentare un importante elemento di diversificazione e di successo.
Numerose sono le possibilità offerte in questo senso. Particolare successo in questi ultimi mesi è stato registrato dal business delle poste private, settore al quale è possibile avere accesso con un investimento iniziale piuttosto basso, compreso tra i 3.000 e i 7.000 euro. Buone potenzialità sembra avere anche il business del noleggio biciclette elettriche. Sono due i marchi che spiccano in questo settore ed entrambi offrono la possibilità di dare in noleggio veicoli elettrici e biciclette elettriche in particolare. Gli investimenti iniziali oscillano tra i 10.000 e i 25.000 euro e il business si presenta di successo e rispetta quelli che sono i trend green al momento in corso. Non mancano poi i franchising che ruotano attorno alla cura della persona e dell’assistenza agli anziani, full time o part tie, domiciliare o ospedaliera che sia. I marchi, previo investimento minimo di 2.500 euro, offrono formazione completa e accesso al loro know-how. Il soggetto potrà in questo modo avere una visione completa del settore, e ricevere tutti i rudimenti necessari per presentarsi al mercato come una realtà di successo dal punto di vista sia economico che sociale. Le opportunità dunque sono davvero tante non vi resta che mettervi alla ricerca del business model più adatto a voi e in bocca al lupo per il vostro futuro professionale!
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