Investire in commodities, conviene?
Investire in commodities può essere un investimento in grao di rendere oltre il 7% annuo. Ma conviene sempre investire in commodities? E come farlo? Cercheremo di dare una risposta in questo post.
Prima di sviscerare a fondo le modalità e l’eventuale convenienza di investire in commodities bisogna darne una definizione. Le commodities, al singolare commodity, sono le materie prime. Ad esempio oro, argento, gas, uranio, palladio, cotone, caffè ecc ecc. Per maggiori informazioni sulle commodities si può visitare questo link. Detto questo iniziamo a parlare dell’investimento in materie prime.
Investire in commodities, come?
Innanzitutto una premessa. Investire in commodities richiede in primo luogo un portafoglio ben diversificato, infatti, investire esclusivamente in commodities può risultare una scelta fatale, oltre che sciagurata, per il nostro capitale. Altro punto fondamentale quando si decide di investire in commodities è la calma, e magari una buona dose di sangue freddo. I prezzi delle materie prime tendono ad avere oscillazioni imprevedibili ed abbastanza burrascose sia verso l’alto che verso il basso.
Passiamo ora ad analizzare come investire in commodities. Investire in commodities è semplicissmo, basta un comunissimo conto deposito titoli o una piattaforma di trading. Tuttavia, esistono 4 diverse modalità per investire in materie prime:
- Acquisto fisico della materia prima;
- Acquisto di azioni di società che trattano la materia prima;
- Acquisto di ETF, il cui nome in questo caso sarà ETC;
- Futures.
Escludendo l’acquisto fisico, impossibile per i più per gran parte delle materie prime, investire in commodities significa quasi esclusivamente trattare ETC e Futures. Senza dubbio, consigliamo a chi decidere di investire in commodities per la prima volta di negoziare gli ETC che sono senza dubbio meno volatili e più adatti ai meno esperti.
Investire in commodities conviene
Senza dubbio investire in commodities è una scelta in grado di regalare otime soddisfazioni. Le materie prime sono tantissime, si reperscono una marea di strategie e consigli sul web, il loro andamento non è legato alle sorti di un’amministrazione che può essere fallace o fraudolente. Tuttavia, investire in commodities ha i sui svantaggi. In particolare la legge della domanda e dell’offerta è particolarmente crudele con le materie prime e le tensioni politiche, geografiche monetarie sono sempre pronte ad affliggere chi decide di investire in commodities.
Come per altri investimenti, anche per investire in commodities la parola d’ordine è diversificare.
Quanto investire in commodities?
Abbiamo detto che investire in commodities significa soprattutto avere un portafoglio ben diversificato, quindi, scopriamo quanto capitale investire in commodities. Abbiamo detto che si tratta di investimenti molto volatili, quindi, a nostro parere, non si dovrebbe investire in commodities oltre il 20% del proprio capitale. E’ possibile incrementare la propria esposizione in materie prime solo nel caso in cui i primi investimenti siano in guadagno settando bene gli stop loss. vviamente anche per investire in commodities bisogna diversificare, cioè, il 20% del nostro capitale andrà diviso in almeno 3 materie prime.
Investire in commodities nel 2015
Probabilmente investire in commodities nel 2015 rappresenterà un ottima mossa. Infatti, dopo il crollo delle materie prime del 2014 che ha spinto molti produttori a lavorare le singole commodities quasi senza guadagno sono in molti a decidere di investire in commodities aspettandosi grandi guadagni.
In questo sito ne abbiamo parlato ampiamente in questo post, ritenendo che investire in materie prime significa soprattuto puntare su energetici e metalli preziosi che hanno doccato dei minimi storici a inizio 2015. Buoni investimenti a tutti.
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