Cessione del quinto per neoassunti: tutto quello che devi sapere
La cessione del quinto per neoassunti è stato, spesso, un argomento quasi tabù nell’ottica dei prestiti. Questo perché i giovani non hanno più le garanzie dei loro genitori e, inoltre, quando si è stati appena assunti da una qualsiasi azienda si è sempre, in un certo qual modo, più ‘vulnerabili’ in caso di licenziamento. In ogni caso, però, ci sono degli aspetti da considerare quando si parla di questo argomento. A partire dal TFR, il tema del prossimo paragrafo.
Il TFR è importante per la cessione del quinto?
Il TFR è importante soprattutto per i dipendenti privati
A questa domanda rispondiamo con “sì”. Il TFR è molo importante, anche per rinnovare la cessione del quinto, soprattutto per quanto riguarda i dipendenti privati.
La cessione del quinto per neoassunti nel settore pubblico, infatti, si discosta notevolmente rispetto a chi è dipendente di un’azienda. Il motivo è molto semplice e, per certi versi, anche intuitivo: al dipendente pubblico (statale e parastatale) viene garantita una certa stabilità dal punto di vista lavorativo, anche se ha firmato il contratto da poco tempo. Il classico posto fisso, per intenderci.
Una stabilità che non potrà mai avere chi lavora presso un’azienda e, quindi, per ovviare a questo problema, entra in scena il TFR, acronimo che sta per ‘Trattamento di Fine Rapporto’, una somma che il datore di lavoro dà al suo dipendente una volta che si è interrotto il rapporto per quanto concerne l’attività. Generalmente, corrisponde a una mensilità all’anno, ogni 12 mesi.
Il TFR è proprio la garanzia che sta alla base dell’approvazione della cessione del quinto. Qui, però, potrebbero sorgere i problemi: la cessione del quinto per neoassunti diventa praticamente impossibile se viene chiesta, ad esempio, un mese dopo l’assunzione. Questo perché sarebbe una cifra troppo basse per poter essere una reale garanzia. Generalmente, si fa trascorrere almeno 6 mesi o 1 anni dall’assunzione in modo che il TFR possa raggiungere una certa cifra ‘cautelativa’.
Neoassunti e cessione del quinto: quello che devi sapere
Tra dipendenti privati e pubblici c’è un abisso. Ecco le principali differenze
Tralasciando la questione del TFR di cui abbiamo già parlato, la cessione del quinto per neoassunti in un’azienda privata ha delle regole molto stringenti. Per avanzare una richiesta senza TFR, ad esempio, devi essere assunto per un’azienda che abbia non meno di 16 dipendenti, come potrebbe essere una s.p.a. o una s.r.l. mentre se lavori in una s.a.s., s.n.c. o ditta individuale possiamo tranquillamente dire che è quasi impossibile ottenere una cessione del quinto senza TFR.
Per quanto riguarda i dipendenti statali, invece, il mondo si capovolge: a meno che la cifra non sia elevatissima, la richiesta di cessione del quinto viene quasi sempre accettata, proprio in virtù delle garanzie che offre la possibilità di lavorare per gli enti pubblici. Tanto è vero che si può avanzare la richiesta anche dopo soli 3 mesi dalla stipula del contratto di lavoro.
La cessione del quinto per neoassunti, pubblici o privati che siano, di solito non raggiunge cifre altissime e non superano i 5/10mila euro. Ovviamente, però, ogni caso fa storia a sé e la cifra può dipendere dallo stipendio, e quindi conseguentemente dal TFR, dallo storico dell’azienda e anche dall’esperienza lavorativa accumulata in precedenza, che incide ‘indirettamente’: nel senso che se sei una risorsa difficilmente licenziabile.
Tassi d’interesse, quali sono per la cessione del quinto?
I tassi d’interesse possono variare. Ecco quali sono stati per il 2019
La cessione del quinto per neoassunti prevede, ovviamente, anche il pagamento di alcuni tassi che sono, praticamente, quelli che puoi trovare in altre forme di prestito, come il TAN e il TAEG.
Il primo viene espresso in percentuale e su base annua, rapportato al totale del finanziamento lordo, mentre il secondo comprende tutto, comprese le commissioni e tutte le spese accessorie che possono derivare da operazioni del genere. Per tutto il 2019, il tasso è stato dell’11,60% fino a una soglia di 15mila euro e all’8,59% per i casi in cui si supera il valore di 15mila euro.
Ovviamente, però, in generale gli istituti possono fare delle proprie proposte per la cessione del quinto per neoassunti, anche in virtù del fatto che il richieste possa essere un privato oppure un lavoratore statale. Se hai bisogno di maggiori informazioni su cessione del quinto, come richiederla o fare un rapido preventivo puoi collegarti al sito prestitiperte.com.
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